Proviamo a immaginare di essere un campo di pianura, uno di quei campi che vivono al mattino, al pomeriggio e alla sera.
Ascoltiamolo.
Le sue domande e i suoi bisogni ci aiutano a comprendere lo stato in cui si trova, ma non solo.
Proviamo a immedesimarci in quello che lui è.
Questo gioco potrebbe essere un buon inizio per provare a parlarvi di ciò che sento quando guardo.
Un esercizio volto a favorire la costruzione di un’armonia con lo spazio che mi circonda e con l’azione che in esso conduco, instaurando un dialogo intimo che mi porta a raccontare una storia collettiva.
Quando sviluppo un pensiero, un sentimento, provo sempre a immedesimarmi nelle cose, nelle persone, nella natura. Mi incarico della responsabilità di essere luogo.
Ritornate a sentire attraverso lo sguardo, come qualcosa di nostro, di primo, libero e muto.
Proviamo a immaginare di essere un campo di pianura, uno di quei campi che vivono al mattino, al pomeriggio e alla sera.
Ascoltiamolo.
Le sue domande e i suoi bisogni ci aiutano a comprendere lo stato in cui si trova, ma non solo.
Proviamo a immedesimarci in quello che lui è.
Questo gioco potrebbe essere un buon inizio per provare a parlarvi di ciò che sento quando guardo.
Un esercizio volto a favorire la costruzione di un’armonia con lo spazio che mi circonda e con l’azione che in esso conduco, instaurando un dialogo intimo che mi porta a raccontare una storia collettiva.
Quando sviluppo un pensiero, un sentimento, provo sempre a immedesimarmi nelle cose, nelle persone, nella natura.
Mi incarico della responsabilità di essere luogo.
Ritornate a sentire attraverso lo sguardo, come qualcosa di nostro, di primo, libero e muto.